Trasformare la Fortezza di Bellinzona in luogo privilegiato per l’apprendimento e la divulgazione della storia e consolidarla quale efficace veicolo di promozione turistico-culturale del nostro territorio, incrementando il numero di visitatori e gli introiti. Questi gli obiettivi del Programma di valorizzazione del sito UNESCO, uno dei principali progetti strategici della Città. Per la prima fase, investimento di 18,6 milioni di franchi tra il 2026 e il 2029. I contenuti saranno presentati anche in una serata pubblica martedì 25 novembre alle ore 20.00 nella tensostruttura di Piazza del Sole.

La Fortezza di Bellinzona – composta da Castel Grande, Montebello e Sasso Corbaro, dalla Murata e dalla Cinta muraria – è iscritta sin dall’anno 2000 nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO. Il complesso fortificato costituisce l'unico esempio ancora esistente, visibile e visitabile in tutto l’arco alpino di architettura militare medievale di questo genere, e presenta tutti i presupposti necessari affinché possa trasformarsi in un attrattore turistico strategico di primo piano a livello nazionale e internazionale. Ed è proprio in virtù di questo potenziale che è oggi al centro di un progetto per farlo diventare un luogo privilegiato per l’apprendimento e la divulgazione della storia del nostro territorio e allo stesso tempo consolidarlo quale efficace veicolo di promozione turistico-culturale del nostro Cantone.

 

Dieci anni di approfondimenti

Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso il completo rifacimento e l’ampliamento dell’attuale offerta espositivo-museale e di servizi al visitatore, il quale sarà guidato alla scoperta dell’insieme del sito. Si tratta di arricchire la proposta turistica cantonale, offrendo ai numerosi visitatori che già frequentano e conoscono il nostro territorio la possibilità di scoprire qualcosa di significativo e affascinante della storia del nostro Paese e di un’epoca importante per lo sviluppo del continente. Per realizzare questo passo, anche alla luce degli studi e approfondimenti effettuati sin dal 2014 in collaborazione con esperti del settore e partner vari – tra cui il Cantone proprietario del complesso – la Città di Bellinzona ha allestito il “Programma di Valorizzazione del patrimonio UNESCO Fortezza di Bellinzona”, contenuto nel relativo messaggio municipale con le richieste di credito per le fasi 1A e 2 per un totale di 19,06 milioni di franchi. Il Programma, presentato alla stampa il 20 novembre, verrà illustrato anche durante una serata aperta al pubblico in agenda martedì 25 novembre alle ore 20.00 nella tensostruttura di Piazza del Sole. Il messaggio municipale, licenziato il 19 novembre e trasmesso al Consiglio comunale per il suo esame, segue quello approvato l’8 marzo 2021 dallo stesso Legislativo con il credito di 1,82 milioni di franchi per la progettazione definitiva di queste opere.

 

I primi interventi: Murata, Castelgrande e Montebello

Gli interventi previsti in più fasi sono numerosi. La fase 1A (per un totale di 18,6 milioni di franchi) riguarda la Murata, Castel Grande e in parte Montebello, con realizzazione stimata tra la seconda metà del 2026 e la prima metà del 2030. Per tutti è previsto l’inserimento di un moderno controllo degli accessi. Nello specifico, per quanto riguarda la Murata, al livello della galleria si intende allestirla con supporti digitali per un’esperienza immersiva. Previsti pure la messa in sicurezza dei camminamenti e lo sviluppo dell’accesso dal posteggio di via Tatti. La parte preponderante di questa prima fase concerne Castel Grande. Nella hall d’entrata si tratta di far conoscere il sito UNESCO nel suo contesto, a volo d’uccello, con un modellino, visite guidate e shop. Nell’Ala sud ci sarà una nuova mostra permanente intitolata ‘La Fortezza dei Duchi’ per raccontare l’evoluzione del sistema fortificato: previsti schermi tattili, postazioni ludico-interattive e cataloghi digitali. Sempre a Castel Grande, l’ex Casa del custode (Cà Bianca) ospiterà una nuova mostra permanente dal titolo “La costruzione di un luogo: da Turner a Galfetti”, che metterà in luce le trasformazioni subite dalla Fortezza negli ultimi due secoli. Si tratta poi di semplificare la fruizione della Torre Bianca creando un nuovo accesso diretto e una struttura mobile per eventi nel Ridotto della torre. Tra gli interventi principali a Castel Grande figura pure un sistema mobile e temporaneo di ristorazione nella Corte interna e la messa in scena digitale dell’atrio dell’ascensore. A Montebello, questa prima fase contempla piccoli interventi tecnici e di ammodernamento al ‘Prestino’ (ora sede dell’InfoPoint) e al ‘Palazzetto’ (da cui si accede alla mostra archeologica) e l’inserimento di una biglietteria temporanea esterna: ogni altro intervento è rinviato alla Fase 2, mentre la Fase 1B (che non è parte dei crediti richiesti in questa sede al Consiglio comunale) riguarderà anche il castello di Sasso Corbaro).

 

La Fase 2, appunto. Per quest’ultima, la spesa preventivata a questo stadio del progetto riguarda esclusivamente la progettazione, stimata in 496’000 franchi. Tra le opere da sviluppare, nuovi spazi museali e ristorativi a Castel Grande e Montebello, e un progetto di percorsi per mettere in rete i vari tasselli del complesso monumentale.

 

Numeri e introiti da incrementare

Negli ultimi anni il numero di visitatori paganti della Fortezza si è attestato mediamente poco oltre le 40'000 unità (cifra cui si aggiungono, secondo le stime, altri 70-90’000 visitatori non paganti). Oltre 100’000 visitatori totali è un numero significativo ma comunque assai lontano, ad esempio, dagli oltre 400’000 del castello vodese di Chillon e di altre analoghe strutture del patrimonio storico in Svizzera e all’estero. A distanza di oltre trent’anni dal completamento del restauro di Castel Grande e di venticinque dal riconoscimento UNESCO, il Municipio ritiene che il potenziale dell’offerta storico-culturale e turistico-economica ad esso collegato sia lungi dall’essere esaurito. Sia il numero di visitatori che gli introiti generati (con la nuova offerta espositiva, la riapertura di spazi al pubblico e l’introduzione di ulteriori zone a pagamento) vanno quindi incrementati. Si tratta di raggiungere dapprima la soglia dei 100’000 visitatori paganti, per puntare in seguito ad arrivare ad un numero compreso tra i 130’000 e i 200’000. Gli interventi previsti per la valorizzazione della Fortezza, con un netto ampliamento e miglioramento dell’esperienza offerta, vanno in questo senso e costituiscono uno degli investimenti strategici, riconosciuti anche dal Governo, per lo sviluppo a medio e lungo termine di questa offerta turistica e, di riflesso, di Bellinzona e di tutta la regione.

 

IL MUNICIPIO