Gorduno

Indotto settore life sciences

A Bellinzona nel 2020 erano già oltre 300 i posti di lavoro a tempo pieno nel settore life sciences, per un valore aggiunto generato di quasi 80 milioni di franchi, 1,5 volte superiore alla produttività media dell’economia della Città. A dirlo è uno studio realizzato nel corso del 2023 dall’istituto BAK Economics su incarico del Municipio, che ora viene messo a disposizione del pubblico. Da molti anni la Città di Bellinzona investe nel settore delle scienze biomediche, identificato come uno degli ambiti di sviluppo più strategici e interessanti per il Comune. Si tratta di una scelta politica forte, nata dalla convinzione che realtà come l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) o l’Istituto oncologico di ricerca (IOR) avrebbero trovato nella nostra Città un luogo in cui crescere ed affermarsi, creando sul territorio le condizioni quadro per attrarre nuove attività di ricerca e produzione, e permettendole di posizionarsi in modo competitivo sullo scacchiere internazionale.

 

La volontà di perseguire questo asse di sviluppo strategico ha nel frattempo condotto al consolidamento delle realtà citate e ha aperto la Città e il Cantone a nuove opportunità e scenari precedentemente considerati inarrivabili. Alla luce di questo impegno politico e finanziario della Città, il Municipio nel corso del corrente anno ha commissionato all’istituto BAK Economics (Basilea/Lugano) una prima analisi del settore life sciences a Bellinzona. È stato quindi redatto un – così definito – “ritratto economico” di questo ambito, i cui risultati vengono ora messi a disposizione del pubblico. Lo studio si basa su dati statistici ed economici (stato 2020) e amplia poi la propria analisi sul fronte qualitativo grazie a contatti diretti con i principali attori presenti a Bellinzona: oltre ai già citati IRB e IOR, Humabs Biomed SA e Peptone Switzerland AG. L’analisi prende in considerazione l’intero settore life sciences, che include numerosi ambiti, quali la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, la fabbricazione di strumenti connessi al settore, il commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici e di articoli medicali, la ricerca e sviluppo sperimentale in biomedicina e nel campo delle scienze naturali e dell’ingegneria, così come i laboratori di analisi cliniche.

 

Le dinamiche citate hanno permesso a Bellinzona di inserirsi nel trend di crescita del settore delle scienze della vita che ha interessato anche altri centri del Cantone nell’ultimo decennio. Negli anni più recenti, la nostra Città ha mostrato in questo ambito tassi di crescita superiori: gli effetti positivi si misurano in termini di valore aggiunto prodotto – che cresce (+9,4% annuo) – e in termini di posti di lavoro –aumentati a ritmi ben superiori ai dati di paragone (+8,4% annuo). In sintesi, a fine 2020 erano dunque già oltre 300 i posti di lavoro a tempo pieno nel settore life sciences, per un valore aggiunto generato pari a quasi 80 milioni di franchi, vale a dire 1,5 volte superiore alla produttività media dell’economia di Bellinzona. Nonostante la sua dimensione contenuta, il settore delle scienze della vita di Bellinzona trova la sua forza principale nell’alto profilo scientifico delle proprie entità principali: la qualità delle ricerche e delle pubblicazioni scientifiche ha permesso loro di ritagliarsi uno spazio a livello globale. Gli sviluppi degli ultimi anni confermano l’attrattiva di Bellinzona quale polo di ricerca e destinazione in cui insediare e far crescere la propria attività. Il posizionamento di Bellinzona sull’asse nord-sud tra Zurigo e Milano gioca pure a favore della Città, permettendo un’ottima interconnessione, che si sposa con una qualità di vita di alto livello.