Pianezzo

Processionaria del pino

Che cos'è

La processionaria del pino è una farfalla che si sviluppa sulle conifere dall’autunno a primavera. Le sue larve (o bruchi) appena raggiunta la maturità scendono lungo i tronchi in lunghe file (in processione, appunto) sino a terra,  per trasformarsi dapprima in crisalide e poi in adulto. La loro presenza danneggia piante, animali e uomini. In particolari, a questi ultimi causa irritazioni cutanee ed allergie sistemiche gravi.

 

Identificazione

La presenza di questo insetto è facilmente visibile in autunno, periodo durante il quale i nidi, di colore biancastro e agganciati sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante ospiti, raggiungono una dimensione maggiore. In fase adulta, le larve hanno il capo nero e dorso grigiastro cosparso di ciuffi di peli urticanti rossicci, mentre ai fianchi hanno lunghi peli biancastri-giallastri. 

 

Danni

Le infestazioni da parte di questa farfalla rivestono una notevole importanza igienicosanitaria, poiché possono causare dolorose infiammazioni e gravi reazioni. Ad esempio, i pini colpiti possono perdere completamente i propri aghi, mentre infestazioni ripetute per più anni possono minare e indebolire crescita e resistenza delle piante, indebolendole al punto tale da predisporle a successivi attacchi di insetti e altri patogeni.  Ciò considerando il fatto che già dal terzo stadio larvale i bruchi sono dotati di peli urticanti che, come piccoli arpioni, liberati nell’aria e trasportati dal vento possono venir inalati o arrivare direttamente a contatto con la pelle.

 

Precauzioni da adottare

  • Non avvicinarsi e non sostare sotto le piante infestate. Tenere i cani al guinzaglio nelle zone di presenza dei nidi.
  • Raccomandare ai bambini che “i bruchi in fila non si toccano”.
  • Non tentare di distruggere i nidi con mezzi artigianali in quanto il primo effetto che si ottiene è quello di favorire la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti.
  • A fine inverno-inizio primavera, quando si possono osservare con particolare frequenza le processioni di larve lungo i tronchi o sul terreno, evitare di raccogliere i bruchi senza protezioni e con mezzi inadeguati (scope, rastrelli, ecc.)
  • Lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti situati in prossimità delle pinete infestate.

In caso di contatti accidentali con larve o nidi, indossare indumenti con guanti, lavandoli in seguito a temperatura non inferiore a 60° (evitare di grattarsi se si fa una doccia).
Nel caso di contatto diretto (di persone o animali domestici) con i peli urticanti, possono manifestarsi reazioni cutanee di prurito e, in individui predisposti, reazioni allergiche anche importanti. Generalmente è sufficiente lavare la pelle (ev. corpo e capelli) con acqua e sapone e attendere che passi. Per togliere i peli ancorati alla pelle si consiglia di usare carta adesiva (scotch) come “depilante”, mentre per lenire il prurito si può far capo alla polvere di talco mentolato calma. In caso di reazione allergica generalizzata (sintomi respiratori) oppure di congiuntivite causata dal contatto di peli urticanti con gli occhi, o ancora di ingestione di peli o larve, è necessario richiedere un intervento medico.